Adesso vediamo un paio di casi particolari facilmente riconducibili al punto 3, ma che penso sia il caso di vedere separatamente.

4. …o 3.3? (Non) fare A comporta B
C’è poco da dire, perché appunto non ho una conseguenza immediata avendo una azione al negativo nella prima parte della frase (non posso avere la conseguenza di una azione che non avviene, no?). Tuttavia posso dire che il fatto che non avviene un’azione equivale a (ha come conseguenza immediata) l’azione espressa in B… e così torniamo al punto 3. Insomma, come da titolo, “Non fare l’azione A comporta l’azione B”.

  • 男性は、はっきり言わないと分からない。 (13)
    dansei wa, hakkiri iwanai to wakaranai.
    Gli uomini, se non glielo dici chiaramente, non capiscono.
  • はっきり言うと怒る人、はっきり言わないと通じない人。 (14)
    hakkiri iu to okoru hito, hakkiri iwanai to tsuujinai hito.
    (Ci sono) persone che si arrabbiano se parli in modo diretto e persone che non capiscono se non gli parli in modo diretto.

Vediamo ora un esempio la cui resa in italiano non è così semplice.

  • 戸締りをしっかりしないと危ないと思います。 (15)
    tojimari wo shikkari shinai to abunai to omoimasu.
    Penso che non chiudere bene la porta sia pericoloso (lett.: se non si chiude… è pericoloso)

La difficoltà nella resa è dovuta alla presenza di un aggettivo nella seconda parte della frase. Per i giapponesi un aggettivo si comporta come un verbo, per noi invece no: ha bisogno di un sostantivo a cui riferirsi. Posso dire “penso che se non si chiude bene la porta, è pericoloso”, ma è una resa davvero brutta. Dunque se B è un aggettivo, forse è il caso di mettere l’azione A al modo infinito nella frase italiana.

Ma perché il “non” tra parentesi nel titolo se poi propongo solo esempi al negativo? Ci siamo difatti limitati, con la spiegazione a inizio paragrafo, a casi in cui la parte (A) della frase è negativa, ma c’è un caso interessante in cui sia la parte (A) che la parte (B) sono “positive” e per il quale possiamo comunque dire che mantiene l’idea di “A comporta B”.
Ne abbiamo accennato all’inizio… si tratta de la costruzione con といい dove “ii” è l’aggettivo irregolare ii (/yoi), yokunai…
Se usiamo l’aggettivo al negativo abbiamo una frase identica alla (15), quella con abunai, ma se creiamo una frase terminante in といい(です)… abbiamo frasi che esprimo una speranza (es.: Spero che…, Sarebbe bello se…). Piccola nota (ne riparleremo), si possono fare frasi equivalente usando la forma in -tara (es. ittara ii nee).

  • 早く風邪が治るいいんですが(16)
    hayaku kaze ga naoru to ii-n-desu ga
    Spero solo che mi passi presto questo colpo di freddo… oppure
    Se solo mi passasse in fretta questo colpo di freddo… (sarebbe bello)
    (lett.: Se il raffreddore guarisce in fretta è bello, ma…)
  • 新しい恋が見つかるいいなあ(17)
    atarashii koi ga mitsukaru to ii naa
    Speriamo trovi presto un nuovo amore, eh…

E se invece di “…to ii” avessi un passato? Be’ invece di “è bello” o “sarebbe bello se…” (vd. traduzioni della 16), semplicemente scriverò al passato “era bello” o “sarebbe stato bello se…”. Quindi “sarebbe stato meglio se…” o “avrei/avresti fatto meglio a…” (a seconda del contesto, ovviamente).

  1. All’accadere di A spesso/immancabilmente succede B
  2. Ogni volta che (succede A), allora (succede B)
  3. Se/quando
    3.1) Facendo A succede subito B (B è al presente! と = “se” o “quando”, è lo stesso)
    3.2) Appena fatto A è successo B (B è al passato! と = “quando/appena”)
    N.B. “sotto-caso”: se il soggetto di A e B è lo stesso
  4. (Non) fare A comporta B
    N.B. caso particolare: la costruzione con ~といい (e ~とよかった)
  5. Obbligo e divieto

6 thoughts on “Gli usi di と (to) come congiunzione

  1. aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhh!!!!confusioneeeeeeee!!!!!ma perchè è così difficile!!!!!!!!XDXD
    comunque, complimenti!le tue spiegazioni sono molto più chiiare di quelle date in molti libri!!!:)

  2. Non la mettere giù così drastica… puoi prenderla anche in modo più banale e meno nel dettaglio.
    Diciamo così. Posto che la frase è scritta con questa forma: Aと、B
    a) l’uso di と suggerisce che dopo A avviene B in modo spontaneo o automatico.
    b) a volte posso usare “se” o “quando” nella traduzione (provi a tradurre e noti che non cambia il senso della frase italiana se usi uno qualunque dei due termini. Ad esempio…
    – se premi questo bottone, esplode tutto
    – quando premi questo bottone, esplode tutto
    …sono la stessa cosa, no?)
    SE LA FRASE ITALIANA NON CAMBIA DI SENSO se usi SE o QUANDO, allora la frase giapponese vuole と sempre che B sia l’immediata conseguenza di A.
    c) a volte rende un’abitudine (es. ogni volta che vado a Kyoto incontro sempre Yuzuchan), tuttavia non è un gran problema, perché posso usare anche “se” o “quando” e il senso non cambia.
    d) si usa per creare degli obblighi o dei divieti, secondo l’idea giapponese che una forma di obbligo si scrive dicendo “Se non fai X, non va bene” (X wo shinakute wa ikenai/Xwo shinakereba naranai/X wo shinai to, ikenai/dame, ecc.)

    Se tieni a mente queste poche cose, anche se non sai i dettagli te la dovresti cavare ^__^

  3. Mmm! Sempre bravissimo.. Ma mi sa che sono capitato in un post di grammatica avanzata!! Aiuto.. Non ce la posso ancora fare 😉 meglio se faccio qualche passo indietro..
    Cmq bravo veramente! È sempre un piacere leggerti quando ho un po’ di tempo libero..

  4. Ciao 🙂 è il mio primo commento qui 🙂 tempo fa cominciai ad imparare il giapponese partendo dalla scrittura, arrivata a 800 kanji ho dovuto lasciare per una serie lunghissima di sfighe, però il giapponese è sempre nel mio cuore e prima o poi riuscirò ad impararlo!!è__é tutto questo per dirti…ti prego continua a fare il corso!*__* mi piace un sacco come spieghi, ho letto qui e lì, ma SICURAMENTE (perdonami il maiuscolo) ti seguirò 🙂 sono anche iscritta al tuo blog per non perdermi i tuoi post…è un’isola felice qui. Grazie mille^^
    ps. scusa per avertelo lasciato qui il commento!

    1. Finalmente qualcuno a cui posso consigliare kanji ABC …è un libro che a mio parere è fatto apposta per chi è nella tua situazione (che era anche la mia situazione tempo fa), perfetto per chi ha le basi e cerca un modo per ripassare da un lato e per avanzare, velocemente se possibile, dall’altro… ti linko la pagina di Amazon se ti interessasse…
      Kanji ABC Kanji ABC: A Systematic Approach to Japanese Characters a Systematic Approach to Japanese Characters
      p.s. so che c’è tanta roba, ma se cominci a guardare la barra in alto, (l’indice, lancia un urlo, domande…) e i “progetti principali” nella colonna di destra in prima pagina, penso riuscirai a orientarti… La prossima volta ad esempio un commento come questo puoi metterlo in CHAT (sotto Lancia un urlo, che trovi in barra)

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